domenica 11 dicembre 2011

La vita è sacra

sabato, 12 novembre 2011
Ma cos'è "la vita"? È gioire, soffrire, arrabbiarsi, è essere anche se per pochi momenti sereni, o è "vita" anche il giacere in un letto avendo come unica meta "visibile" la fine ed allo stesso tempo respingerla non riuscendo a contrastarla mentre le forze ti abbandonano e nulla si può fare per dare quella parvenza di vita così come la si intende?
Quanti dubbi, dubbi a cui sarà forse possibile rispondere solo nel momento in cui noi stessi ci troveremo davanti a quel bivio.
Fino a quel momento potremmo forse veder soffrire altre persone care chiedendoci quale sia la decisione giusta da prendere per loro... QUALE?

Lasciarli lì in un anonimo letto d'ospedale, come sospesi a mezz'aria, in attesa del saluto finale... o dando loro quella illusione di serenità tra le mura di casa che avrebbero desiderato pensando al momento che oggi stanno realmente vivendo...
Cosa fare? Chiedere consiglio, informazioni ma nessuno può aiutarci... siamo soli, soli con i tanti pensieri che si affollano e contrastano tra di loro. Quale è la cosa giusta da fare, da proporre?
I se ed i ma sono troppi e la testa sembra scoppiare.
Vorremmo solo saper prendere la decisione giusta che li faccia sentire meglio e nel rispetto della loro dignità.

Le consuetudini le formalità, le paure e le incertezze di chi ci sta intorno e con noi dovrebbero decidere hanno il loro peso, il timore di sopravvalutare o sottovalutare la portata di ogni nostra proposta o decisione il timore della sincerità delle parole dette da altri e la paura del rimorso di aver fatto o non fatto una scelta entrano in gioco... senza aiutarci ad imboccare la via giusta.
Intanto la persona per cui vorremmo il meglio è lì, sofferente, con la vita che la abbandona che le lascia intravvedere una speranza ed allo stesso tempo gliela toglie, con la dignità e la libertà espressa in vita calpestata e tenuta in poco conto.
Perché l'orologio della vita non deve potersi fermare su nostra consapevole scelta ma trascinarci in un percorso fatto di convenienze convenzioni e convinzioni, magari di altri, che alla dignità di essere umano lasciano ben poco... per chi, per cosa?

Il filosofeggiare non mi aiuta, i dubbi rimangono tutti qui, come macigni... quasi invidio coloro che hanno certezze e credono che a tutto ciò ci sia una risposta... la fede!
Li invidio perché scaricandone la responsabilità ad una entità superiore vanno ripetendo... Sarà quel che Dio vorrà... sanno farsene una ragione.
Io rimango qui consapevole dei miei timori e paure, forte solo del fatto che qualsiasi decisione presa potrà portarmi in futuro ad avere rimpianti o rimorsi e mai saprò quale sarebbe stata la via giusta.

Ciao Angela.

postato da bymarbe alle ore 09:06 | Permalink | commenti / commenti (pop-up)
categoria:
sensazioni, emozioni, parlare da sola

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