mercoledì 28 dicembre 2011

Il fantasma del Natale

È passato. Anche questo Natale così come è arrivato se n'è andato.
Il fantasma di un Natale che non trasmette calore, fatto di abbracci a volte insofferenti a volte sentiti schivati con la scusa di appoggiare giacche e cappotti.
Com'era bello sentire il calore di abbracci ricambiati.
Quel Natale ormai diventato qualcosa di cui potresti anche fare a meno. Non provi più l'entusiasmo dell'attesa, l'allegria del creare gli addobbi per la casa, i piccoli regalini fatti con le tue mani, la ricerca del dono... non un oggetto qualsiasi... ma dell'oggetto che quando lo vedi sembra avere la foto del destinatario in bella mostra, almeno è questo che immagini.

Passano gli anni, cambiano le vite... le famiglie si modificano si allargano crescono prendono nuove strade con altre famiglie e rimane un vuoto a quel grande tavolo nato per l'occasione, dove si stava stretti stretti ed i bimbi seduti al mini tavolo si lamentavano perché si sentivano ormai grandi per starci con i piccoli. Un vuoto lasciato dalle persone ed ancor di più dallo stato d'animo che sapeva ricreare il Natale.
Risate, discussioni, allegria, dissapori, giochi, ripicche e riavvicinamenti... c'era tutto intorno a quel tavolo... eravamo tutti lì, tutti insieme... ognuno con i suoi se ma forse e perché... ma, per una volta, il giorno di Natale ed ancor più la sera della vigilia con la voglia di dare e ricevere un abbraccio sicuramente ricambiato con il calore dell'affetto.
Ed è così che il fantasma del Natale così come è arrivato se n'è andato lasciando poche buone emozioni e tanta amarezza per un tempo che cambia cose e persone e se ne va.

3 commenti:

  1. Trovo ora questo tuo blog ,(e stai sicura che leggerò con interesse tutti tuoi scritti) e in merito al post del fantasma del Natale posso solo darti la conferma delle sensazioni/emozioni che ci fa provare questo giorno "speciale" .Pensavo che era una sensazione solo mia ma , da quanto descrivi , non sono l'unica ... Mi fa piacere condividere questo pensiero ,ormai il Natale sta perdendo il suo valore, è diventata una festa consumistica (spero di aver azzeccato il termine),alla famiglia del giorno d'oggi manca la voglia di fare e di credere ! Questo mondo moderno è molto stressante e il Natale sembra più vissuto come un dovere piuttosto che un piacere dell'anima....Ciao Marbe ,sei un donna davvero in gamba !

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  2. ciao Paola, benvenuta ^__♥
    Ho scritto questo post pensando a me alla mia famiglia ed ai nostri Natale ma le tue parole mi hanno allargato l'orizzonte ed è vero, hai ragione, si va sempre più perdendo la "magia" di quei giorni in favore del consumismo e delle formalità dovute. Che brutto però :(
    In gamba? Ti ringrazio... ma di gambe ne ho due... però petta un momento che controllo... sì ci sono ancora ahahahah ^________^

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  3. Sapete che c' è? C' è che a me il Natale piace, ed è sempre piaciuto! Mi piace comprare i regali, anche se non sono proprio fatti da me (cara amica, ricordo i tuoi lavori e li penso, anche loro per me fanno Natale anche se ormai capisco son solo ricordi..)..ma il problema è che anche a scegliere il dono giusto per chi lo riceve (non li faccio mai a caso..e odio riceverli da chi invece fà così!), anche a preparare tutte le leccornie che si sà gli ospiti gradiranno..il vuoto viene da dentro..si allarga lo spazio a sedere al tavolo ed è come se quel vuoto ti entrasse dentro e si facesse posto facendoti sentire vuota! E non c' è più l' aria che si respirava da bambini, quando si era spensierati..e meno si pensava a chi non c' era più..come se non si notassero i posti vuoti, per mia fortuna non ce ne sono stati molti..ma ora..ora è proprio tutta un altra cosa! E ci si abbraccia, magari con affetto, ma il vuoto che si sente nel cuore li rende meno calorosi..
    Sensazioni..sono solo attimi..che però danno i brividi..
    Un bacio, Sabry ("felice" di sapere che qualcuno la capisce!)

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